L’integrità psico-fisica delle persone è un bene assoluto e inalienabile.
Privilegiando un approccio etico al lavoro, questa Carta sollecita una riflessione sulle problematiche ancora irrisolte della prevenzione, enunciando alcuni valori irrinunciabili per l’effettiva tutela della salute, della sicurezza e del benessere di chi lavora.
Chiunque si riconosca nei principi enunciati in questa Carta è invitato ad accoglierli e diffonderli.
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L’integrità psico-fisica delle persone è un bene assoluto e inalienabile.
Privilegiando un approccio etico al lavoro, questa Carta sollecita una riflessione sulle problematiche ancora irrisolte della prevenzione, enunciando alcuni valori irrinunciabili per l’effettiva tutela della salute, della sicurezza e del benessere di chi lavora.
Chiunque si riconosca nei principi enunciati in questa Carta è invitato ad accoglierli e diffonderli.
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La Carta di Urbino è una dichiarazione d’intenti per la promozione del benessere dei lavoratori nei luoghi di lavoro.

Il 2 marzo, a Bilbao, si terrà la conferenza stampa di presentazione della carta alle ore 10:00. L’evento organizzato con la collaborazione di INAIL, focal point dell’Agenzia Europea OSHA, nel corso del quale sarà ufficialmente annunciata la pubblicazione della Carta di Urbino con la contestuale apertura delle sottoscrizioni per adesione sul sito del Festival.

La suddetta Carta ha l’obiettivo di sollecitare una riflessione sulle problematiche relative al tema della prevenzione, stimolando, al tempo stesso, l’attenzione verso i valori irrinunciabili per l’effettiva tutela della salute, della sicurezza e del benessere di chi lavora.

La sottoscrizione all’adesione della Carta è rivolta a tutti i cittadini e istituzioni, nazionali e internazionali, che si riconoscono nei principi enunciati.

E’ possibile seguire la conferenza in modalità Webinar sulla piattaforma zoom, anche in lingua inglese con possibilità di rilascio dell‘attestato di partecipazione.

La conferenza sarà trasmessa in diretta streaming sul canale Youtube della Fondazione Rubes Triva.