Fare sicurezza è comunicare.

Il termine deriva dal latino comune, propriamente, che compie il suo dovere con gli altri: cum insieme e munus incarico, dovere, funzione.

Riconoscere il proprio interlocutore, condividere in modo solidale gli obiettivi di salute e sicurezza, costruire un sistema di relazioni aperto ed efficacie, sono presupposto per il raggiungimento del benessere di tutti coloro che lavorano.

Coniugare i concetti di prevenzione, protezione, salute – intesa come completo benessere psico-fisico-sociale ed anche relazionale – conduce inevitabilmente ad una riflessione sulla rilevanza della buona organizzazione per la tutela e la promozione del benessere della persona che lavora.

Guidati nell’analisi e nel discernimento dalla relazione introduttiva di Umberto Galimberti per riscoprire l’uomo, lavoratore, nell’età della tecnica, condotti da Ester Rotoli ad approfondire il tema del benessere lavorativo e della sostenibilità quali nuovi paradigmi per creare valore condiviso, i lavori della sessione proseguiranno con una tavola rotonda che coinvolgerà rappresentanti della Commissione Europea oltre che le parti sociali a livello europeo, ad evidenziare l’attuazione delle direttive europee.

In linea con la campagna EU-OSHA 2023-25 “Salute e sicurezza sul lavoro nell’era digitale”, argomento affrontato da Maurizio Curtarelli nel suo intervento in apertura della sessione, introdotto da Luciano Canfora ad una riflessione sull’etica della buona organizzazione, i lavori della sessione intendono approfondire la correlazione dei nuovi rischi e opportunità connessi all’evoluzione del mondo del lavoro, ai rapidi cambiamenti introdotti dall’innovazione digitale, per evidenziare il ruolo dell’organizzazione nella loro insorgenza, prevenzione e gestione.

Edoardo Ales affronta i temi della violenza e delle aggressioni con approfondimento delle convenzioni ILO. I lavori si arricchiranno poi dell’esperienza maturata sul campo e presentata con l’esposizione di specifici casi di studio.

Salvatore Dovere analizza le criticità inerenti alla salute e sicurezza sul lavoro negli appalti. Con questa sessione si intende evidenziare e promuovere la buona organizzazione mediante l’applicazione del rating della sicurezza, fortemente voluto da INAIL.

La tavola rotonda, introdotta e moderata da Roberto Riverso, vedrà confrontarsi sul tema Accredia, ANCI, e le parti sociali per un focus che, a partire dalle specificità del settore dei servizi ambientali, evidenzi gli elementi trasversali peculiari della frammentazione del ciclo produttivo.

Il Festival, oltre ad essere un momento di approfondimento e confronto a livello accademico, istituzionale e delle parti sociali, si propone di essere anche una manifestazione a partecipazione popolare, un evento culturale che coinvolga tutti i cittadini, mirando alla costruzione di una cultura condivisa e partecipata. Se da un lato è vero che la salute e sicurezza sul lavoro sono un ambito disciplinare ben definito, è altrettanto evidente la necessità di uscire dal perimetro tecnico degli addetti ai lavori, proponendo il nostro messaggio ad ogni singolo cittadino in chiave positiva, per riportare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla centralità della persona e sulla tutela della sua dignità.

Con questo spirito nasce la Carta di Urbino e il progetto di diffusione e sottoscrizione della stessa a livello internazionale. Il documento, tradotto in inglese, francese, spagnolo e tedesco, reso pubblico a Bilbao, il 2 marzo 2023, in occasione della Conferenza di presentazione della seconda edizione del Festival, è sottoscrivibile per adesione sul sito del Festival. Il 23 giugno 2023, giornata di chiusura del Festival dedicata alla Carta di Urbino, saranno presentati gli esiti della campagna di sottoscrizione.

Il progetto di rinnovamento dei principi che con la Carta di Urbino ci si propone di operare è certamente molto ambizioso e tuttavia necessario, specie in considerazione delle sfide dell’evoluzione del mondo del lavoro che ci sollecitano a risposte rapide ed adeguate a garantire un lavoro sano, sicuro e dignitoso.

Il percorso inizierà con la visita al 1° piano, quello nobile, la dimora così come era stata realizzata all’epoca di Federico da Montefeltro. Successivamente sarà diretto nell’appartamento dei Melaranci, attraverso il quale (parlando della storia e dell’architettura del Palazzo), si arriverà a quello degli Ospiti, dove si avrà modo di ammirare 2 prestigiosissime opere di Piero della Francesca , le 2 tavole della Madonna di Senigallia e della Flagellazione e lo stendardo processionale di Tiziano Vecellio, L’ultima cena e La Resurrezione.
A seguire si entrerà nell’appartamento Ducale, focalizzando l’attenzione sul Ritratto di Federico da Montefeltro con il figlio Guidobaldo di Pedro Berruguete, sulla tavola della Città ideale e sulla predella di Paolo Uccello Il miracolo dell’ostia profanata.

Attraversando poi il Salone del Trono, entrati nell’appartamento della Duchessa si terminerà la visita al Piano Nobile ammirando 2 opere di Raffaello, il Ritratto di gentildonna o la Muta e la Santa Caterina di Alessandria.

La visita continuerà salendo al secondo piano, costruito alla metà del XVI° secolo, recentemente aperto al pubblico, focalizzando essenzialmente su queste opere: San Francesco riceve le stimmate di Federico Barocci, La visione di Santa Francesca romana di Orazio Gentileschi, riservando un cenno particolare alle opere che fanno parte della donazione Paolo Volponi.

Il percorso al secondo piano permetterà di accedere all’interno di uno dei due torricini della facciata principale, quello di sud: si salirà fino in cima e quindi si potrà uscire sul terrazzino, dal quale si avrà modo di ammirare lo stupendo panorama della città nonché delle colline circostanti, spesso riportate nelle opere di Raffaello, Piero della Francesca, Perugino e tanti altri artisti che hanno fatto la nostra storia dell’arte.
Infine, ridiscendendo all’interno del torricino, ci si ritroverà direttamente nel Cortile d’Onore, terminando la visita guidata.