In considerazione delle profonde trasformazioni in atto nel mondo del lavoro che si va rapidamente digitalizzando, quali sono le politiche di prevenzione idonee a tutelare la persona che lavora?

In presenza di una estesa frammentazione dei cicli produttivi, precarizzazione dei rapporti di lavoro e delocalizzazione del luogo di lavoro, come garantire la giustizia sociale e il lavoro dignitoso?

Questi gli interrogativi che animeranno il confronto della prima sessione del Festival.

In presenza della tendenza alla spersonalizzazione del mondo del lavoro e alle nuove dinamiche introdotte dalla relazione tra persona e strumenti tecnologi avanzati/intelligenza artificiale, come superare la rigidità del linguaggio binario e fare salve le sfumature del linguaggio umano?

Come restituire alle persone che lavorano la giusta centralità nel sistema produttivo, anziché marginalizzarle in favore dei pensieri ciechi dell’intelligenza artificiale?

La questione, filosofica e morale oltre che giuridica e psicologica, sarà analizzata sotto i vari profili.

In un contesto economico in cui le aziende per essere competitive sui mercati sono chiamate a rincorrere il progresso tecnologico modificando i propri processi produttivi e in cui, parimenti, alle persone che lavorano viene chiesto di acquisire competenze digitali nell’ottica della formazione permanente, quale organizzazione aziendale è idonea a mantenere un approccio responsabile e lungimirante, che valorizzi l’apporto di ciascuna persona? Come prendersi cura del lavoro prendendosi cura delle persone che lavorano?

La gestione della complessità dell’attuale mondo del lavoro richiede ai datori di lavoro la capacità di affrontare nuove sfide. Qual è l’apporto che le attività professionali possono dare per la diffusione della cultura e della concreta attività di prevenzione dei rischi a tutela delle persone che lavorano, quali che siano le loro funzioni nell’ambito dell’organizzazione aziendale?

Partendo dalla ricostruzione storica della nascita delle professioni, evidenziando l’importanza del loro ruolo di supporto alle organizzazioni nell’attività di prevenzione, in virtù dell’onorabilità del loro operato, si giungerà ad un confronto diretto tra i maggiori esponenti delle diverse categorie professionali.